L’Osservatorio dell’Appennino Meridionale ha realizzato, su incarico della Camera di Commercio di Salerno, una ricerca dal titolo“Qualità ambientale e produzioni certificate nel Comune di Capaccio”. Il lavoro è stato sviluppato attraverso un’approfondita analisi geografica del contesto territoriale di riferimento, un elevatissimo numero di analisi chimiche relative alla qualità del suolo e dell’acqua superficiale e di falda, il monitoraggio ed il controllo di alcune significative filiere agro-alimentari ed uno studio giuridico relativo alla qualità, con riferimento alla protezione dell’ambiente ed alla tutela dei prodotti agricoli.

La crescente attenzione rivolta allo studio del rapporto ambiente/agricoltura ha alimentato un nutrito dibattito sulla misurabilità della qualità ambientale e della sostenibilità delle diverse attività rurali. La necessità di valutare la capacità degli indicatori individuati di definire uno status o una funzione ambientale ha sempre costituito un problema per gli esperti di settore che, in genere, si sono limitati all’analisi di elementi strutturali (ad esempio le analisi di filiera) e, in misura minore, allo studio delle funzioni proprie delle componenti ambientali.

Tali componenti costituiscono la base del lavoro qui presentato che ha avuto come campo applicativo il territorio del comune di Capaccio/Paestum considerato, in questa sede, un modello, indicativo di una metodologia di analisi applicabile ad altri comuni del Salernitano, che potesse fornire informazioni attendibili agli Enti territoriali locali, oltre che agli imprenditori del settore, ai consumatori e, più in generale, all’opinione pubblica, in merito alla qualità ambientale dei territori ove si realizzano numerose produzioni agricole e si svolgono una o più fasi di lavorazione relative ad importanti filiere agroalimentari.

La ricerca ha avuto come obiettivo finale la realizzazione di una carta tematica della qualità ambientale del territorio prescelto, avendo considerato di primaria importanza l’analisi del rapporto fra le condizioni del contesto territoriale e la produzione agricola, l’allevamento bufalino e l’industria casearia.

La metodologia utilizzata ha previsto, in via preliminare, la partizione del territorio oggetto di studio in sub aree, al fine di consentire una lettura disaggregata delle caratteristiche ambientali; successivamente, si è proceduto ad una seconda fase rivolta alla raccolta ed alla elaborazione di dati e di cartografie che consentissero un’analisi territoriale di dettaglio ed alla messa a punto degli indicatori necessari allo svolgimento della ricerca. In tale fase è stato opportuno procedere a numerosi sopralluoghi, anche al fine di individuare i punti di prelievo dei campionamenti di suolo e di acqua superficiale e di falda per le previste analisi di laboratorio.

Nell’ultima fase della ricerca si è proceduto a costruire una matrice utile per qualificare le diverse sub aree individuate in relazione al peso dei singoli indicatori e realizzare, in tal modo, la carta di sintesi della qualità ambientale.