Tra gli obiettivi prioritari della politica di sviluppo che la Regione Campania porta avanti, con convinta determinazione, vi è sicuramente quello della valorizzazione delle produzioni tipiche del nostro territorio. Il tartufo, presente in numerose aree della Campania, in particolare in quelle interne montane, rientra a pieno titolo tra i prodotti in grado di favorire processi di sviluppo integrato. In particolare, può fungere da ‘attrattore’ nell’ambito di percorsi turistico-gastronomici volti alla riscoperta di luoghi e tradizioni culinarie e stimolare l’avvio di nuove attività ed imprese locali. Il tartufo rappresenta, dunque, una risorsa da tutelare e valorizzare, favorendone la collocazione sui mercati nazionali e internazionale. In tal senso, i dati statistici, sicuramente sottostimati, ci danno ragione, riportando una produzione regionale intorno ai 15-20.000 quintali di prodotto annuo, per un valore che supera i 6 milioni di euro. Si tratta, dunque, di un settore dinamico e in significativa espansione, cui continueremo a dedicare la massima attenzione con azioni concrete e mirate a conseguire le più ampie ricadute in termini di sviluppo e crescita economica per i nostri territori. Per favorire la conoscenza ed innalzare il livello di attenzione sulla “risorsa” tartufo, nell’ambito delle attività poste in essere dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania in materia di promozione, informazione e valorizzazione, abbiamo realizzato questa guida pratica sulla raccolta e tutela del tartufo in Campania, in collaborazione con l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e l’Università degli Studi di Salerno. La guida si rivolge soprattutto a coloro che intendono sostenere l’esame di idoneità regionale per l’abilitazione alla raccolta, agevolandoli nella conoscenza pratica delle tematiche prevalenti e del quadro legislativo vigente. Con la Legge Regionale n. 14/2015 sul riordino delle funzioni amministrative delle Province, infatti, la competenza in materia di funghi e tartufi è stata riassegnata alla Regione. In sede di prima applicazione della L.R. n.14/2015, sono state individuate nelle Unità Operative Dirigenziali-Servizi Territoriali Provinciali della Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali le strutture competenti per l’espletamento delle attività amministrative riguardanti funghi e tartufi (autorizzazione alla raccolta, rilascio del tesserino, ecc.). Proprio alla luce del mutato quadro delle competenze, questa Guida – scaricabile, in formato pdf, dal portale istituzionale dell’Assessorato all’Agricoltura – è di particolare utilità. L’obiettivo della pubblicazione è anche quello di favorire una migliore cultura “naturalistico-tartuficola”, che consenta di porre in essere comportamenti corretti durante la ricerca e raccolta dei tartufi nel rispetto della conservazione degli ambienti naturali e degli ecosistemi vegetali.